Fiori di Bach & Licenziamento

licenziamento

I fiori di Bach possono dare una mano nella ricerca di un nuovo lavoro, ma è troppo lungo trattarlo in un solo articolo. Quindi lo suddividerò in tre puntate, seguendo questi passaggi:

  1. Licenziamento: come mi sento?
  2. Orientamento: cosa faccio ora?
  3. Riqualificazione: come mi muovo per trovare la mia strada?

 

Da queste tre fasi sono passata diverse volte.

Qualche volta per scelta mia, altre no.

Quello che ho sicuramente imparato è che non vale la pena di abbattersi, ma cercare di rimettersi in campo al più presto.

Per far questo, ho seguito il consiglio di Massimo Troisi. Non si ricomincia mai da zero, ma da esperienze accumulate nel corso degli anni, come insegna il grande attore e regista, nel film da cui ho preso in prestito il titolo del post:

 

Chello ch’è stato è stato…

“Basta, ricomincio da tre.”

“Da zero.”

“Eh?”

“Da zero: ricomincio da zero.!

“Nossignore, ricomincio da… cioè… Tre cose me so’ riuscite dint’a vita, pecché aggi’a perdere pure chelle? Aggi’a ricomincià da zero? Da tre!”

Licenziamento

Essere licenziate o licenziarsi è un vero e proprio lutto (non importa se la decisione è stata pensata e ripensata). Di sicuro è la fase più difficile.

Fondamentale prenderci del tempo per metabolizzarlo, e poter passare così alle fasi successive con la mente libera da pensieri legati al passato. 

Mi ricordo, quando è successo a me, che il primo pensiero è stato sempre lo stesso: “Oddio, che è successo? E ora che faccio?”

 

In questa primissima fase si dovrebbe avere a portata di mano il Rescue Remedy (io l’ho sempre in borsa, non si mai nella vita!).

È il rimedio d’urgenza per quando si è sotto shock o si è in situazioni di forte stress.

Si possono prendere quattro gocce anche ogni cinque minuti, fino ad emergenza passata o, meglio, fino a quando ritorniamo ad essere razionali.

 

La fase successiva, di solito, è quella di rifiuto.

Se siamo state licenziate, solitamente arriva la fase del: “Non è giusto! Perché è successo a me?", oppure se lo abbiamo fatto noi, “Oddio, cosa ho fatto!”.

Ci troviamo in uno stato confusionale, abbiamo paura di perdere il controllo della situazione e siamo arrabbiate, contro noi stesse (se ci siamo licenziate), o contro chi ci ha licenziato.

 

 

Il primo fiore consigliato è Star of Bethlehem, per elaborare il lutto della perdita del lavoro.

Clematis ci condurrà con gentilmente a ritornare con i piedi per terra, nel Qui e Ora, evitando di fare progetti campati per aria.

Cherry Plum, invece, ci aiuterà a mantenere il controllo della situazione, evitando di fare gesti dettati dal momento critico.

 

Ed ecco che fa capolino anche la rabbia, che possiamo affrontare con l’aiuto di Holly e Willow.

Il primo rimedio è d'aiuto per l'odio irrazionale verso tutto e tutti.

Mentre il secondo, invece, è per chi dà la colpa di quello che è successo a chiunque, ma non a se stesso.

 

Passata la fase della rabbia, subentrano la paura e la pessimismo.

Mimulus ci aiuterà gentilmente a superare le nostre paure di tutti i giorni, tipo “come pagherò ora le bollette?”.

Gentian, invece ci aiuterà a superare i momenti di scoraggiamento, facendoci notare iche non sempre tutto è nero come sembra.

Sweet Chestnut, infine, ci accompagna fuori dalla disperazione, e ci farà intravedere una luce.

 

Se poi non riusciamo a dormire a causa dei molti pensieri che ci tormentano la mente, possiamo provare White Chestnut.

Per i sensi di colpa per esserci licenziate ci tormentano, ecco che viene in soccorso Pine.

 

Infine Honeysuckle ci invita a lasciare dietro alle nostre spalle il passato, bello o brutto che sia, e a guardare avanti, verso un nuovo percorso lavorativo.

 

Niente paura, questa è spesso la fase più complicata e più triste, ma una volta superata, possiamo costruirci un nuovo percorso che ha noi come protagoniste.

E anche in questo caso i fiori di Bach ci verranno in aiuto per supportarci nella nostra nuova vita.

Ma tutto questo al prossimo post!

Film citato

Ricomincio da tre, scritto e diretto da Massimo Troisi