Come possono essere di aiuto i Fiori di Bach per i nostri amici a 4 zampe?

Mi sono resa conto, girando sui social e parlando con le persone, che non è chiaro come si possano utilizzare i Fiori di Bach sugli animali.

Alcuni pensano addirittura che siano sedativi naturali.

Attenzione! Non lo sono affatto.

Fondamentale questo punto. 

 

La Floriterapia è una «terapia vibrazionale», messa a punto dal medico gallese Edward Bach (1886-1936), nella prima metà del 1900.

Le 38 essenze floreali aiutano a riequilibrare la sfera emotiva attraverso la vibrazione dei fiori che viene impressa, attraverso la solarizzazione od il fuoco, nella memoria dell’acqua.

Mirano a curare non i sintomi, bensì gli atteggiamenti disfunzionali che stanno alla loro base.

Non sono medicinali, non hanno controindicazioni od effetti collaterali.

 

Nel primo contatto telefonico, oltre a chiedere al cliente quali sono i disagi emozionali dell’animale, domando anche se l’animale è stato già visitato da un veterinario e/o visto da un educatore cinofilo. 

Un bravo Pratictioner (BFRAP: "Practitioner per animali registrati della Fondazione Edward Bach UK)  non intende sostituirsi a queste figure professionali, ma a supportarle nel loro lavoro.

 

I Fiori vengono somministrati dopo:

  • Osservazione dell'animale nel suo ambiente naturale
  • Colloquio con la sua famiglia umana

Ricapitolando: se prescrivo alcuni fiori ad un animale terrorizzato, lo riporto ad uno stato di calma tale che possa poi lavorare con un educatore  cinofilo.

 

 

Perché quindi non conoscerli ed utilizzarli anche in ambito animale?

Camilla Marinoni