La Noia è l’asma dell’Anima, come guarirne?

Io mi annoio molto raramente, ho sempre qualcosa da fare, da scoprire o da inventarmi.

Ma, ahimé, qualche volta capita.

E quando questo succede, entro in crisi di profonda insofferenza, il cervello è in fermento e perfino la pancia è noiosa.

Perfino sogni inquietanti, di notte, mi invitano al movimento.

Entro addirittura in crisi d’astinenza da libri, nulla mi soddisfa, nemmeno i miei libri consolatori.

Non riesco a fare nulla di prefissato, e mi perdo in mille faccende assolutamente inutili.

Sono, insomma, stonata.

Ma il problema più grosso, è che non lo sono solo io, ma anche tutto quello che mi circonda, entra in sintonia con me. E nulla funziona più.

 

Prendo quindi il mio quaderno e inzio a piangermi addosso, scrivendo pagine e pagine di come tutto sia contro di me. Poi, dopo un pò, inizio a giocare a fare l’adulta, e mi chiedo: “Come uscirne?“

 

L’unico modo possibile, almeno per me, è fare cose che non siano presenti nella mia quotidianità.

Qualcosa che mi stimoli la mente e mi obblighi a mettermi in gioco, però divertendomi.

Io sono fondamentalmente pigra, e faccio fatica ad uscire dal mio habitat sicuro.

 

Questo non vuol dire che mi metta a fare parapendio domani, o mollare tutto e partire per l’India.

Non è da me.

Ma piccole cose si, che però mi costringano a cambiare prospettiva.

 

Vi ricordate il film “Yes Man” con Jim Carrey?

Il protagonista cambierà la sua vita rendendola molto più divertente, sostituendo alla parola NO, la parola SI.

Perché non farlo anch’io?

 

Lista dei miei SI, per cominciare:

1. Corso di Nordic Walking (chi mi conosce, chiuda la bocca. Ebbene si, mi do allo sport)

2. La corsa di 5 Km della Avon per la lotta contro il tumore al seno (io la farò camminando, con Lila al seguito... non mi si può chiedere di più)

3. La mostra di Leonardo a Milano (difficile per me andare a vedere una mostra del genere)

 

E per finire...

Tentare di organizzarmi quest’anno una vacanza attraverso il baratto, che in periodo di crisi di non è una cattiva idea.

Una mia amica mi ha consigliato un sito dove propongono, appunto, soggiorni, in cambio di prodotti o forza lavoro.

Il suo suggerimento è stato “con tutti i corsi che fai, proponi uno di questi come merce scambio”. Ottima idea, ma voglio essere più estrema, e propormi per qualcosa di diverso.

Ma qui ci sto ancora lavorando, la pigrizia è forte in me

 

P.S. La citazione nel titolo del post non è farina del mi sacco, ma di Carlo Bini