La sindrome dell’Hikikomori
L’isolamento sociale volontario
So benissimo che chi soffre della sindrome dell’Hikikomori ha bisogno di un supporto psicologico, ma ho riflettuto quali rimedi del dr. Bach potessero essere d’aiuto, sempre considerando che il mio è un esercizio mentale, e che ogni individuo ha caratteristiche diversi e, quindi, di rimedi magari diversi da quelli che ho scelto io.
Hikikomori è un termine giapponese che si può tradurre in “stare in disparte” e identifica quelle persone che vogliono ritirarsi dalla vita sociale, restare chiusi in casa, evitando il contatto con il mondo esterno, a volte con gli stessi familiari, per lunghi periodi. Il fenomeno è emerso negli anni Novanta in Giappone, in risposta alle pesanti pressioni psicologiche della società nipponica e provocando un incremento di ragazzi giapponesi chiusi in casa in ritiro volontario. Ma si è diffuso anche in Occidente, soprattutto dopo l’isolamento dovuto dal Covid, e sta colpendo molti giovani dai 14 anni in poi.
I giovani hikikomori possono manifestare il loro disagio in vari modi: stare in casa tutto il giorno, oppure uscire solo quando sono sicuri di non incontrare conoscenti, o addirittura vagare senza meta tutto il giorno facendo credere di essere andati a scuola, mantenendo le relazioni esterne al minimo e quasi esclusivamente attraverso l'uso di Internet.
Colpisce in particolare persone con una spiccata introversione, che nelle relazioni sociali possono sperimentare vergogna e paura di non sentirsi all’altezza, condizioni che possono essere tra le cause di una bassa autostima.
La percezione che un/a giovane hikikomori ha è quella di non riuscire a rispondere a tutte le richieste della famiglia e del mondo esterno con l’impossibilità di gestire la pressione sociale e il confronto con il mondo esterno. Stare nella relazione con l’altro diventa troppo difficile, fino a sottrarsi allo stress della lotta e della competizione, chiudendosi in sé stesso/a e nella in solitudine.
Quali fiori di Bach potrebbero essere di supporto?
- Larch è il rimedio per quelli che non si considerano capaci quanto quelli che stanno intorno a loro. Sono convinti di fallire o, di non avere mai successo, così non fanno neppure un tentativo, o non lo fanno con sufficiente convinzione. Il rimedio li aiuta a rischiare e a farsi coinvolgere dalla vita.
- Clematis, invece, è il rimedio per chi vive in un suo mondo fantastico, o in questo caso preferisce vivere attraverso un Avatar in un mondo virtuale, e si perde facilmente in fantasie che lo allontanano dalla realtà. Il rimedio lo riporterà nel Qui e Ora.
- Pine è utile per chi prova un senso di colpa, perché non si sente all’altezza delle aspettative proprie e altrui. Il dr. Bach sosteneva che questo senso di colpa e auto-rimprovero è solo una perdita di tempo, poiché gli errori passati sono esperienze che ci insegnano a non ripeterli di nuovo. Una volta imparata una lezione, essa ci guiderà ad affrontare serenamente la stessa esperienza in futuro.
- Water Violet è il rimedio per quelli che amano vivere isolati. La naturale riservatezza può creare una barriera fra loro e gli altri tanto da farli veramente ritrovare soli e incapaci di mettersi in relazione con la gente. Quando ciò succede il rimedio può aiutare a riportarli in equilibrio cosicché possano ritrovarsi più coinvolti con il prossimo.
Ma come ho scritto prima questi sono solo alcuni...