Paciock (il mio gatto selvatico/autistico)
& i Fiori di Bach
Questa settimana terrò una breve conferenza sui fiori di Bach per gli animali, e mi è tornato in mente subito lui: Paciock, il mio gatto selvatico/autistico, il motivo per cui ho seguito il corso del Bach Centre per diventare Animal Pratictioner.
Ora non c'è più, alla veneranda età di diciassette anni è passato oltre, appena prima della pandemia.
Paciock per tutta la vita ha sofferto di una malattia psico – somatica, il Complesso del Granuloma Eosinofilico, un nome impronunciabile per una malattia semi sconosciuta.
Dopo molti frustranti tentativi veterinari, ricordo che, dopo l'ultima visita, la veterinaria che mi seguiva all'epoca, mi congedò con un infausto pronostico: Paciock non avrebbe superato i sei anni, stava assumendo massicce dosi cortisone che gli avrebbero rovinato i reni.
Mi ricordo che quel giorno presi due decisioni:
- Avrei cambiato veterinario
- Avrei provato ad aiutarlo con i fiori di Bach (in seguito utilizzai anche il ribes nigrum)
Era il lontano 2007 quando feci queste scelte, e non me ne sono mai pentita. Come vi ho scritto prima, infatti superò abbondantemente i sei anni di vita. Ma non chiedetemi quali fiori gli detti all'epoca, al tempo non prendevo appunti, ero alle prime armi. Inoltre i rimedi devono essere personalizzati sulle emozioni dell'animale (o dell'umano).
La malattia non si presentò più così virulenta, e la qualità della sua vita migliorò molto.
Ci fu un secondo episodio in cui i fiori di Bach gli furono d'aiuto. Nel 2013 decisi di cambiare casa: per lui sarebbe stato un grosso trauma.
Il veterinario (un medico iraniano abituato a curare anche le tigri, quindi Paciock gli faceva un baffo), ed io entrammo in ansia.
Esagerati?!?
Non avete conosciuto il mio gatto, una bestia enorme con delle unghie che sembravano artigli. Ma quando entrava in panico, era straziante vederlo come soffriva.
Ricordo che pensammo di tutto: dai più potenti sonniferi ai miei rimedi floreali.
Il giorno del trasloco, gli diedi dei sonniferi, esagerando, presa dall'ansia, con le gocce. Entrai in panico addirittura pensando che in questo modo lo avrei ucciso, ma lui non si rilassò nemmeno! e in questo caso nemmeno il Rescue Remedy fece il suo effetto. Probabilmente perché lui sentiva anche le mie emozioni, forse avrei dovuto prenderlo io per calmarmi.
Alla fine persi la pazienza, lo presi crudelmente, lo gettai nella sua gabbietta per caricarlo in auto, con grande indignazione dei miei amici, che mi tacciarono di crudeltà.
E percorsi la grande distanza di 500 metri (controllata con Google Maps) per arrivare al nuovo appartamento.
Qui per tre giorni andò in giro con un asciugamano sulla testa, forse per proteggersi. Inoltre, a causa la sua malattia, gli si era gonfiata una zampina, zoppicava da far pena. Non c'era nulla di fisico, ma era solo la sua malattia psicosomatica che si era acutizzata per lo stress.
Prima di portarlo dal veterinario, quindi un altro viaggio per lui stressante (questa volta sarebbe stato molto più lungo), decisi di provare con i fiori di Bach.
Così gli preparai una boccetta:
- Rock Rose per il terrore
- Mimulus per la paura dei nuovi odori, rumori e della vastità della casa (enorme in confronto alla precedente)
- Star of Bethlehem per il trauma di aver perso la vecchia casa
- Walnut per adattarsi al nuovo ambiente, senza sentirsi indifeso
Misi alcune gocce nella sua ciotola dell'acqua e nel cibo, e dieci minuti dopo Paciock era in giro a perlustrare la casa, compreso il terrazzo. La zampina ci mise qualche giorno in più per sgonfiarsi, e per smettere di zoppicare un paio di settimane, ma lo faceva solo quando lo guardavo. Forse in questo caso mi ha manipolata un pochettino per avere delle attenzioni in più.
Alla fine era diventato il padrone di casa, salutava tutti quelli che entravano (un grande passo, per lui così pauroso) , ed era molto più curioso. Addirittura andava a trovare la mia vicina di pianerottolo.
Quindi grazie Paciock, mio adorato terribile gatto austico/selvatico per avermi fatto sperimentare i fiori di Bach su di te.