I Tarocchi come Libro della nostra Vita

In questi giorni sto preparando una presentazione per i prossimi incontri dedicati ai Tarocchi.

E mi rendo sempre più conto come sia difficile spiegare “come funzionano e il perché”, soprattutto in un linguaggio che sia semplice anche per i neofiti.

Spesso vengo vista come se fossi una strega.

 

Raramente la gente, e spesso solo da chi viene alle mie serate o in terapia, si rende conto quale potente mezzo di comunicazione possano essere.

Di solito inizio, spiegando di leggere gli Arcani Maggiori come un libro di immagini, che ci raccontano una storia... la Nostra Storia.

 

Si comincia un viaggio iniziatico con la carta del Matto per iniziare a conoscere se stessi, e quali siano le nostre potenzialità, fino ad arrivare al Mondo, un perfetto Mandala della nostra esistenza.

 

Immagine suggestiva, ma poi?!?

 

Jung sosteneva che noi tutti abbiamo in comune un inconscio collettivo, e questo viene arricchito  dalle nostre esperienze personali.

 

Come qualcuno sa, una delle mie professioni è legata al mondo del web. Quindi mi è venuto subito  in mente di utilizzare come esempio la rete informatica.

Il computer personale possiamo paragonarlo come il nostro inconscio individuale, la Rete (WEB) a quello collettivo, da cui tutti noi attingiamo.

 

Dal web "scarichiamo" delle immagini simboliche, gli Archetipi, e il loro significato ci appare ovvio e immediato.

Questi sono  infatti finestre affacciate sull'Infinito.

 

Noi quindi utilizziamo gli Arcani Maggiori come immagini simboliche che ci “parlano”, se riusciamo a comprendere il loro linguaggio.

 

Possiamo servirci di loro come una forma di meditazione, in cui la mente non deve assolutamente interferire.

Si deve solo rimanere nel Qui e Ora, e lasciare che le carte ci parlino.

Esse ci invitano ad osservarci, liberando le nostre emozioni e sogni, ma anche i nostri fantasmi.

Quindi  è l'intuizione che ci permette questo tipo di lettura meditativa dei Tarocchi.

 

Dobbiamo però ricordarci che loro sono solo un strumento, un gioco, perché dobbiamo essere libere da aspettative.

Nelle prossime giornate che trovate in Calendario, ve li farò utilizzare in questo modo:

 

Li interrogheremo insieme,

ascolteremo la loro Voce,

ma soprattutto ci divertiremo con loro.

Camilla