Fatto di cronaca

Appoggio il Corriere sul tavolo, perplessa...  il quotidiano è quasi tutto dedicato a come un uomo potente, indignato perché è stato condannato (dopo regolare processo) a quattro anni (di cui non sconterà un solo giorno dietro le sbarre), e a cinque anni di interdizione agli uffici pubblici (ma questo pensiero non lo sfiora nemmeno per un momento), decide di buttare una nazione (la nostra) a gambe all'aria.

 

... mi è venuta in mente una storia... è di tanti anni fa...

è una storia vera, ed io ne sono stata testimone diretta.

 

A volte mi arrivano delle storie, e mi ronzano per la testa, fino a che non le scrivo su carta, dò loro una voce.

Questo ve la trascrivo, come la riportai anni fa...

 

Lui, ladro truffatore e chissà che altro, ogni giorno, metodicamente, massacra moglie e figli di botte.

Non c’è un perché od un percome: sono roba sua.

 

Picchia talmente tanto Lei, che il figlio che la donna aspetta, nasce cerebroleso.

Ma un giorno Lui finisce in carcere accusato di furto, viene condannato e deve restare dietro le sbarre per tre anni.

La moglie è felice: finalmente libera, non vuole saperne più di uomini.

Vuole occuparsi solo dei suoi piccoli.

Ma il destino non la pensa così… le fa conoscere un brav’uomo.

Gran lavoratore, vuole veramente bene a Lei ed ai suoi bambini.

Li prende con sé e diventano una bella famiglia felice.

La convince anche a chiedere la separazione.

 

Ma le cose non vanno mai come dovrebbero andare.

 

Il marito esce dal carcere e si presenta alla moglie come se niente fosse.

Rivuole indietro Lei ed i figli: sono sua proprietà!

L’altro riesce a buttarlo fuori di casa, ma il marito non si arrende: tampina la moglie, la malmena, spaventa i figli…

“Voi siete roba mia! Dovete tornare con me!!!”

L’altro non sa come difenderli davanti a tanta violenza.

Alla fine si arrende: compera una pistola, lo aspetta davanti al bar dove Lui va di sera ad ubriacarsi, alza il braccio e con un sorriso triste stampato sul viso, gli spara tre colpi in pieno volto.

Riabbassa quindi il braccio e lo sguardo, entra nel locale e telefona alla polizia per costituirsi.

Il pubblico ministero lo farà condannare all’ergastolo, pena esemplare per un assassino di padri di famiglia.

La legge è uguale per tutti, non guarda in faccia nessuno, soprattutto se questo qualcuno non ha i soldi per un buon avvocato.

 

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